"L'Energia creatrice dell'Universo… sulla punta di una matita."


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Papà Universo

Papà Universo è una favola originale e poetica partorita dalla penna di Daniela Giuffrida. Ho avuto il piacere di realizzare l’illustrazione che accompagna il testo. Daniela, giornalista attiva da anni su più fronti – primo fra tutti quello ambientale – ci svela la sua vocazione di scrittrice di racconti, per i piccoli… e non solo! Buona Lettura!

Papà Universo

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a Nenio
Papà Universo ebbe un giorno tre figli, tutti belli ma assai diversi fra loro: il maggiore lo chiamò Sole, la più bella Terra, mentre la più piccina la chiamò Luna.
Sole, dunque, era il maggiore ma anche il più grassottello, il più allegro e il più birbone e si divertiva a giocare con le sue sorelline; Terra, era bellissima e, come spesso succede alle creature bellissime, era anche molto vanitosa e un po’ “civetta”. Lei amava usare profumi preziosissimi e rari e cambiava i suoi variopinti vestiti ad ogni stagione; era abitata da tanti piccoli esserini colorati sempre in movimento: era una gioia per papà Universo vederla gironzolare per lo Spazio così elegante e brulicante di vita.
Infine c’era Luna.
Lei, poverina, era la più piccola, la meno allegra e, diciamolo francamente, anche la più bruttina. Luna non era abitata come Terra, non era colorata, profumata o elegante come lei, né era allegra o burlona come Sole. Anzi, era l’essere più timido, grigio e depresso che si fosse mai visto in giro per lo Spazio.
Sole e Terra, giocavano sempre insieme: Sole si divertiva a “solleticare” con i suoi raggi la sorellina, le piaceva vedere come in un solo attimo, al suo apparire, tutti gli esseri minuscoli che la abitavano si agitassero: i fiori si aprivano, gli uomini cominciavano a correre in ogni direzione e gli animali si inseguivano fra loro, rotolandosi sull’erba. La piccola Luna, come a volte accade ai fratellini più piccoli, rimaneva esclusa dai giochi dei “grandi” e così, col passare del tempo, cominciò a diventare tanto, ma tanto triste e cominciò a piangere tanto, ma davvero tanto.
Un giorno, stanca di piangere, Luna decise di reagire e andò dai suoi fratelli a protestare. Così, una parola tira l’altra, un insulto tira l’altro, vennero alle mani e furono botte da orbi!
Papà Universo, che stava riposando tranquillo, fu svegliato dalle urla. Si stupì non poco del gran baccano che i tre facevano bisticciando e li guardò divertito per un po’; poi, vedendo che la situazione stava precipitando, temette che qualcuno potesse farsi male e decise di intervenire.
Non fu facile farli smettere, arrabbiati com’erano. Papà Universo li sgridò forte e ordinò loro di far pace immediatamente. Non c’era modo di farli ragionare, così stabilì lui le condizioni per una pacifica convivenza: Sole e Luna avrebbero abitato in due posti molto lontani fra loro e avrebbero giocato con Terra in momenti diversi della giornata. Sole avrebbe giocato con Terra durante il giorno quando Luna riposava. Mentre di notte, quando Sole fosse andato a dormire, Luna avrebbe giocato con la sorellina.
All’inizio sembrava che le cose andassero per il meglio ma, dopo un po’, Luna si accorse che non era affatto così: Sole si divertiva più di lei a giocare con Terra perché, appena lui arrivava, la sorellina sembrava svegliarsi e colorarsi e illuminarsi. Quando giocava con lei, invece, Terra riusciva soltanto a sbadigliare e ad annoiarsi.
Povera Luna, com’era infelice! Si sentì piccina e sfortunata e cominciò a piangere e piangere e piangere: pianse così tanto che ben presto tutto il cielo cominciò a riempirsi delle sue lacrime.
Papà Universo, che nel frattempo si era messo a riposare di nuovo, fu svegliato dal pianto inconsolabile di Luna e allora, infastidito oltremodo, si rialzò per mettere fine a quello strazio. Si guardò intorno e vide come lo Spazio si fosse riempito delle lacrime di Luna. Temendo che tutta quella umidità potesse nuocere alle sue vecchie ossa, decise di trasformare quelle goccioline in piccole lucine che chiamò “Stelle”.
In un attimo quelle stelline illuminarono tutto lo Spazio e Luna, finalmente, si rese conto di essere meno sfortunata di quanto pensasse. Poté vedere la sua sorellina come non l’aveva mai vista: sicuramente di giorno Terra era piena di esserini che correvano a destra e a manca affannosamente, era piena di fiori e di colori e di animaletti piccini che giocavano fra loro, ma la notte… La notte, Terra era altrettanto piena di vita.
Guardò con attenzione e vide fiori sbocciare e uccelli notturni volare, vide poliziotti e ladri, vide camionisti sulle lunghe autostrade e bar aperti pronti ad accoglierli, vide ragazzi studiare per gli esami del giorno dopo e medici e infermieri adoperarsi per far guarire i malati; vide scrittori alle loro macchine da scrivere e vide edicolanti prepararsi a ricevere le prime edizioni del mattino. Vide gli omini dei fari e i comandanti delle navi che solcavano i mari anche di notte; vide mamme allattare i loro bambini e uomini recarsi al lavoro; vide innamorati guardare verso di lei, poeti e cantanti dedicarle poesie e vide anche i sogni dei bambini volare liberi nel cielo della notte, come tanti palloncini colorati.

Per la prima volta, Luna si sentì bella.

Papà Universo stabilì anche che ogni notte Luna avrebbe cambiato forma. Al suo mutare, Terra avrebbe riso divertita e il mare avrebbe lasciato emergere spiagge argentate ricche di conchiglie. Anche gli animali e le piante si sarebbero comportati in modi diversi a seconda della forma di Luna.
Da quel momento in poi Luna smise di piangere e non capitò mai più che bisticciasse con i suoi fratelli Sole e Terra. Fu così che, grazie a Papà Universo, nello Spazio tornò a regnare la pace.

 

 

 


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Premio Battello a Vapore

Giovedì scorso si è svolta a Milano la premiazione del Concorso del Battello a Vapore; sono lieto di essere stato selezionato tra i 10 finalisti! E, anche se non ho raggiunto il podio, l’esperienza mi ha spronato ad andare avanti con la grinta di sempre! Tra i finalisti c’era anche l’amica e collega Veci, così, assieme, fra una battuta e l’altra, abbiamo smorzato la tensione! Il tema era “Piccole Donne”, ed ecco le mie 4 illustrazioni tratte dal famoso libro, che amo molto. Trovo Louisa May Alcott un’autrice davvero speciale e sensibile, con tenerezza e sapienza, stimola riflessioni profonde, e sui suoi libri ho versato più di una lacrima. Super-consigliata a tutti!!!


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Matite a Lucca Comics 2014

Gita a Lucca Comics ricca di avvenimenti, e pensare che ero indeciso se andarci! Nanda’s, il locale che mi ha ospitato per i 4 giorni, è stato il luogo di incontro fra due mondi che sempre più spesso si compenetrano: il fumetto e il vivere vegan! Fra una caricatura e l’altra, ecco qualche schizzo per sperimentare con le matite colorate.10393984_303677239819533_6086016741926813238_n matite01x matite02x


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Heidi …e gli audiolibri gratuiti

heidiCosa c’entra Heidi con gli audiolibri? Be’, ultimamente ho scoperto questo sito: http://www.booksshouldbefree.com/

Raccoglie più di 3000 audiolibri, ossia file mp3 registrati da volontari che leggono interi libri, ascoltabili capitolo per capitolo in linea o scaricabili gratuitamente poichè si tratta perlopiù di classici della letteratura o di opere libere non coperte da copyright. Sono soprattutto libri in inglese, ma  si trova anche qualcosa in altre lingue, anche italiano; sicuramente può essere una grande occasione per studiare una lingua divertendosi! Finora ho letto, anzi ascoltato!, Le avventure di Sherlock Holmes, Walden, I tre moschettieri… ma soprattutto..lei! Heidi! La ragazzina che ha appassionato generazioni di bambini grazie al cartone animato giapponese, è la protagonista di un romanzo del 1880 della scrittrice svizzera Johanna Spyri, e ora posso dire che il cartone riproduce fedelmente la storia del romanzo; scopro ora, tra l’altro, che lo studio dei personaggi e delle ambientazioni della serie animata (risalente al 1974) fu affidato proprio ad Hayao Miyazaki, divenuto in seguito famoso fumettista e regista grazie alle sue bellissime opere a sfondo ecologico. Fu una delle serie animate che seguii per intero da piccolino, e penso che già allora mi emozionò l’amore sconsiderato che Heidi ha per le sue montagne, al punto che lo stare in città la fa ammalare; con la sensibilità di adesso ho “ascoltato” il romanzo e mi sono emozionato di nu0vo, come allora; il racconto è davvero bello e le lacrime sgorgano spesso e volentieri, ho condiviso con questa piccola eroina lo stupore e la gioia che prova ogni giorno passato in montagna di fronte all’ennesima meraviglia quotidiana, sia essa un nuovo fiore appena sbocciato o il sole al tramonto; generosa a dismisura, il suo cuore è davvero puro e il suo rapporto con la Natura è totalizzante, lei ne è parte..!

Chissà che donna è diventata da grande!… Magari un giorno scrivo un sequel …

 


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Leafie-La Storia di un Amore… e Galline in Fuga

Leafie-La-storia-di-un-amore1“Segui il cuore… Vola alto… Vola veloce… Conosci il mondo! Fai quello per cui sei nato!”

Ho voluto recensire questi due film in cui molti amici mi hanno detto di aver visto molte similitudini col mio genere di fumetti, in quanto a contenuti. Dopo averli visti, devo ammettere che è proprio così; si tratta di due film d’animazione intrisi di etica animalista!

Leafie – La storia di un’amore (il cui titolo originale suonava più come “Leafie-Una Gallina in Libertà”) è un bellissimo film d’animazione sudcoreano del 2011(vincitore come miglior film dell’Asia Pacific Award), in cui primeggiano le emozioni e i sentimenti. Il film parte con una scena che non mi aspettavo: le galline in batteria! E questo già dice molto;. La location principale del film sarà però lo stagno nel bosco, e non l’allevamento, da cui la protagonista “evade” ben presto. Leafie infatti si ritroverà ad allevare un piccolo di Germano Reale e insieme ne passeranno di tutti i colori. I disegni sono davvero molto belli, e la trama avvincente, commovente e a tratti anche divertente. Il linguaggio semplice lo rende, a mio avviso, un’ottima visione anche per i fullsizephoto174848più piccoli. Molte scene sono davvero emozionanti, e c’è anche una scena di “Liberazione” di massa!!!

Durante il film viene ribadita più volte quella che alcuni chiamerebbero la “legge di Natura”, e a me personalmente lascia sempre un po’ di tristezza pensare a questo tema. Il fatto è che vedo solitamente nella Natura dei valori in cui rispecchiarsi e da cui trarre consigli su come comportarsi; però a volte mi scontro con la dura realtà che anche nella Natura non è tutto perfetto: il carnivoro manngia l’erbivoro, per esempio… Non so davvero come farmene una ragione.. Una teoria che ho sentito e su cui mi piace sognare è quella che i carnivori sono specie antiche, e man mano che le specie si evolvono, e andiamo verso la “perfezione”, tali specie si estingueranno o si convertiranno in vegetariane… (Io preciserei “fruttariane” se volessimo parlare di un mondo davvero perfetto senza uccisione alcuna!)

2496Dai toni decisamente più leggeri (ma non meno pregni di significato) è Galline in Fuga, film prodotto dalla DreamWorks nel 2000,
realizzato con la tecnica “stop-motion”: i suoi personaggi e le ambientazioni sono realizzati in plastilina. Il tono del film è appunto molto ironico, ma i contenuti sono molto espliciti: le galline, guidate dalla combattiva Ginger, elaborano un piano di evasione dall’allevamento in cui sono prigioniere, che nell’aspetto ricorda molto un campo di detenzione con capanne e filo spinato (il che avvicina la pellicola ancora di più al mio fumetto (R)Evolution-La Rivolta dei Maiali, sebbene all’epoca della realizzazione non avessi ancora visto il film!). Insomma, un altro bellissimo film, che parla di Libertà, che ci fa sorridere dall’inizio alla fine, anche nei momenti di maggiore “tensione”, lo consiglio proprio a tutti, grandi e piccini!


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La Belle Verte – (Il Pianeta Verde)

“No! Non è possible! Vuoi dire che sulla Terra usano ancora le automobili??!!”ilpianetaverde

Il Pianeta Verde è un film assolutamente sensazionale, che si merita l’”Eco-Oscar” di EcoFumetti; è uno di quei film che dovrebbero vedere tutti!

L’incipit di questa commedia (eco-)fantascientifica del 1996 è ambientato appunto sul Pianeta Verde, sul quale vive una società umana che ha abbandonato ormai da tempo il modello industriale, e che vive felice in armonia con la Natura (sembra davvero un Pianeta di EcoVillaggi, come un giorno sarà anche il nostro!). La maggior parte del film, però, è ambientato sulla la-belle-vertenostra Terra. La protagonista (Coline Serreau, che è anche la regista) è una visitatrice dal Pianeta Verde, che passa in rassegna i principali aspetti del nostro mondo e ne evidenzia l’aspetto assurdo attraverso la chiave dell’umorismo (e i francesi di humor se ne intendono!) Parecchie scene sono davvero esilaranti, e nessuna di esse manca di farci riflettere su aspetti più o meno primari del nostro vivere.

Pellicola che consiglio davvero a tutti; con sorpresa scopro che la sua distribuzione è addirittura stata proibita dall’Unione Europea! Questo non è altro che una prova che i contenuti fanno davvero pensare, attività sempre più pericolosa per il pianeta_verde2mantenimento dello status quo.

Non è mai stata distribuita in Italia (ma tradotta e doppiata sì, per fortuna!), e non è coperta da copyright, la sua visione è libera, perciò qua sotto vi riporto il link al trailer e più sotto la pellicola intera!

Buona Visione!

 

http://www.youtube.com/watch?v=zgB0HnX44h0

 

http://www.youtube.com/watch?v=BEyOxVeeNLM

 


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I ragazzi felici di Summerhill

“In un ambiente pieno di affetto e di approvazione, la cattiveria, l’odio e la distrurrività non potranno mai nascere.”

“La maledizione dell’umanità è l’imposizione dall’esterno, provenga essa dal papa, dallo stato, dall’insegnante o dai genitori. Non è altro che fascismo.”

i-ragazzi-felici-di-summerhill_5371La rivoluzionaria esperienza della scuola alternativa di Summerhill, nata nel 1921 in Inghilterrra, narrata dal suo fondatore, Alexander S. Neill (1883-1973).

La scuola accoglie bambini dai 5 ai 16 anni e la sua pluridecennale esperienza dimostra come i bambini cresciuti in un ambiente di Libertà e di parità con gli altri allievi e con gli insegnanti, sviluppino davvero appieno i loro interessi; ma quel che tiene soprattutto a sottolineare Neill è che la sua scuola, prima di preoccuparsi di formare professionisti preparati, si interessa piuttosto di far crescere individui felici. La felicità come scopo della crescita, come scopo della vita. Secondo Neill le tante materie che vengono insegnate nelle scuole normali attraverso un sistema basato essenzialmente sulla paura (paura del voto, paura degli esami, paura delle punizioni), non è altro che una mole di informazioni che il bambino manderà giù a memoria malvolentieri, per poi dimenticare il tutto subito dopo l’esame di turno; a Summerhill tutti i bambini imparano a leggere e a fare di conto, dopodiché ognuno è libero di scegliere cosa davvero lo interessa. A Summerhill viene data molta importanza al gioco, come palestra per la vita e per la relazione con gli altri; nonostante ciò, la scuola dispone di laboratori, officine, e tutti i mezzi per uno studente che voglia intraprendere studi di qualsiasi genere. Gli esami non esistono, ad eccezione di chi vuole sostenere specificamente per accedere successivamente all’università. Tutte le decisioni vengono prese assieme da ragazzi e insegnanti durante un’assemblea settimanale. Da Summerhill in tutti questi decenni, sono usciti moltissimi ragazzi che hanno poi avuto successo nella vita, sia a livello materiale (grandi musicisti e insegnanti, per esempio), sia, soprattutto, a livello di felicità e di sicurezza di sé stessi.

La scuola esiste tutt’oggi sotto la guida della figlia del fondatore, Zoe Neill.

Un libro che consiglio a tutti, che oltre a dare una visione su quanto sia distorta l’educazione convenzionale, evidenzia anche quanto questo fatto si rifletta poi sulla società intera; soprattutto il libro offre un soffio di speranza e una via di salvezza, se solo i neo-genitori sapranno cogliere questo messaggio e deviare rotta, indirizzando i propri figli (e il futuro del Pianeta) verso una società di Pace.


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L’Ecovillaggio Ciumara Ranni compie 1 anno!

I più sentiti AUGURONI a questa giovane esperienza siciliana, che non ha nulla da invidiare alle sue più anziane “sorelle” continentali, e che proprio questo fine settimana compie appunto un anno di vita!

Il progetto si articola sui principi della Permacultura, nel rispetto degli ecosistemi già presenti sul posto, ponendosi fra i suoi tanti obiettivi il perseguimento dell’autosufficienza alimentare ed energetica. La nascente comunità di ecovillaggisti si sta insediando in una bellissima e rigogliosa valle attraversata da una Fiumara Grande (in dialetto “Ciumara Ranni”), con alberi da frutta e orti sinergici in costante sviluppo.

Insomma, raggiungere i ragazzi di Ciumara Ranni potrebbe essere un modo saggio e divertente per scampare allo spauracchio della crisi, visto che non si pagano bollette e acqua, cibo ed energia sono prodotte per la maggior parte in loco! L’Ecovillaggio ha le porte aperte; potete entrare in contatto attraverso il sito, http://www.ciumararanni.tk o tramite fb: https://www.facebook.com/groups/149758655116750/?ref=ts&fref=ts

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Cos’è un EcoVillaggio?

Un EcoVillaggio è una comunità rurale, un insieme di persone che hanno deciso di vivere insieme, in maniera eco-sostenibile, talvolta ricercando l’autosufficienza, ossia fare in mondo di non dipendere più dal sistema per quanto riguarda bisogni essenziali come: acqua, cibo, energia, ecc…

Gli EcoVillaggi sono sempre più numerosi, sia in Italia, sia all’estero, poiché è sempre maggiore il numero di persone a cui la città va ormai molto stretta, e che vede piuttosto la cosiddetta sicurezza nel ritorno alla Terra, ricominciando a vivere in armonia con la Natura e con gli altri esseri viventi.

Questo disegno, pubblicato sul numero di Ottobre 2012 del mensile Terra Nuova, vuole essere un po’ un compendio delle principali attività di un EcoVillaggio, anche se le aree di interesse di tale movimento sono davvero tantissime, e ogni EcoVillaggio ha il proprio “stile” particolare! Per saperne di più, e per scoprire qual’è l’EcoVillaggio più vicino a voi, vi rimando al sito della R.I.V.E., la Rete Italiana Villaggi Ecologici: http://ecovillaggi.it/

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